Credito di imposta del 40% per l'e-commerce delle reti di impresa del vino

Credito di imposta del 40% per l'e-commerce delle reti di impresa del vino CREDITO DI IMPOSTA DEL 40% PER L'E-COMMERCE DELLE RETI DI IMPRESA DEL VINO. 

Finanziate le piattaforme online per la vendita online realizzate da reti di imprese agricole con un focus sulle vendite all’estero anche mediante la creazione di depositi fiscali in paesi esteri.

di: Luca Castagnetti

Il lockdown ha accelerato la crescita delle vendite online di vino portando incrementi a doppia cifra degli acquisti fatti sulle principali piattaforme market place (Tannico, Vivino, Vino 75 ….) così come sulle piattaforme proprietarie delle singole cantine. E’ necessario quindi che ogni cantina formuli una strategia dedicata a questo importante canale di vendita.

Quali sono i requisiti necessari per una strategia di successo nell’e-commerce?
  • Un catalogo prodotti ampio.
  • Un’esperienza di acquisto facile accompagnata da una logistica efficiente.
  • Una piattaforma che possa servire anche i mercati stranieri.
Sono questi i requisiti che la stessa legge recentemente approvata richiede per l’ottenimento di un credito di imposta del 40% sugli investimenti effettuati. Raramente un provvedimento di aiuto ha centrato così bene ciò che le imprese devono davvero fare per essere competitive.  Vediamo la norma.

Investimenti previsti: 
  • realizzazione di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico;
  • miglioramento delle potenzialità di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori del territorio nazionale;
  • creazione di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri;
  • stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell'assolvimento degli oneri fiscali e per le attività e i progetti legati all'incremento delle esportazioni.
Importo del credito di imposta:
  • il 40% degli investimenti 2021-2022-2023 con un massimo di credito di euro 50.000 quindi riferibile ad un investimento di euro 125.000
Chi può accedere all’agevolazione?
  • Reti di imprese agricole e agroalimentari costituite ai sensi della legge 9 aprile 2009, n. 33
  • Cooperative
  • Consorzi
  • Imprese aderenti ai disciplinari delle “strade del vino”

Le reti agricole si candidano ad essere le protagoniste di questa misura in quanto possono affiancare l’elasticità della rete di impresa alla esistenza di un soggetto giuridico capace di muoversi nel mercato. Riteniamo infatti che per la particolarità delle attività previste in questa agevolazione siano preferibili le reti “soggetto”: contratti di rete che scelgono di avere una soggettività giuridica propria. Le complessità fiscali legate alle vendite a distanza sul territorio nazionale e ancor più sul territorio internazionale richiedono infatti una impostazione giuridica e fiscale molto precisa.
Ricordiamo anche che 1° luglio del 2021 entreranno in vigore nuove norme  IVA per le vendite a distanza nei Paesi UE e pertanto ogni progetto organico che si occupi di strutturare tali attività potrà determinare vantaggi competitivi significativi nei mesi che caratterizzeranno l’era “post Covid”. 
Per maggiori informazioni contattateci compilando il form sottostante.

 

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