Inseguire produttività ed efficienza o proiettarsi sui mercati?
La “mappa” strategica presentata nella precedente puntata (1° puntata) ci fa fare una sosta davanti ad un bivio fondamentale che è alla base di ogni costruzione e progetto imprenditoriale:
- da una parte una serie di scelte strategiche che mirano a raggiungere un’efficienza operativa che ottimizza l’utilizzo degli investimenti aziendali e migliora la struttura dei costi di produzione e la gestione di tutti i processi;
- dall’altra una seconda serie di scelte strategiche che permettono di sviluppare nuove linee di ricavo e di migliorare il valore che il Cliente è disposto a riconoscere ai nostri prodotti.Proviamo a riflettere domandandoci: quale strada intraprendere?Sgombriamo subito il campo da un equivoco di fondo: non esiste una strada giusta e una strada sbagliata e nemmeno una più giusta o una meno sbagliata. Esiste la tua strada!
Detto questo il primo lavoro e scoprire i nessi tra gli obiettivi di ML del tuo progetto imprenditoriale e il sistema di opportunità disponibili: elementi di base quali le disponibilità finanziarie, la presenza o meno di asset agricoli di proprietà e le loro caratteristiche, i progetti enologici sviluppabili, il territorio di appartenenza, la storia famigliare, le competenze personali, la presenza su determinati canali commerciali e infine il proprio…. desiderio. Tutto questo rappresenta il tuo sistema di base nel quale individuare ciò che può effettivamente differenziarti sul mercato e creare quindi una ipotesi di successo. Ho messo anche il proprio “desiderio” come elemento di base. Il desiderio è spesso la molla segreta che fa muovere le imprese del vino così come ricordato nell’importante convegno nel corso di VinoVip a Cortina 2019 intitolato “Tra desiderio e mercato” (di cui abbiamo parlato in un mio precedente articolo ).
La tua strada può essere quella che ti porta a:
- dimensionare impianti produttivi per ottenere economie di scala
- creare una logistica efficiente sia sui mercati nazionali che internazionali
- scegliere prodotti a veloce rotazione che migliorino il capitale circolante
- digitalizzare i processi aziendali per ridurre la struttura dei costi
- diventare una “cantina 4.0” esasperando l’automazione
Oppure quella che ti spinge a:
- ricercare prodotti enologici importanti nel segmento premium
- frequentare il mondo dei concorsi per posizionare i tuoi prodotti
- creare strutture di accoglienza nella cantina per far vivere ai clienti l’esperienza del tuo prodotto a 360 gradi
- ricercare e sostenere la sostenibilità dei tuoi prodotti e la valorizzazione del tuo territorio
- creare progetti con clienti e importatori
- investire sul tuo brand
Sono strade diverse che partono da sistemi di opportunità/desideri diversi. L’importante è scegliere quella che meglio li rispecchia. Senza rimpianti. Infatti subito dopo il bivio, intrapresa sulla tua mappa la tua strada, il dilemma ti verrà riproposto. La tua “cantina 4.0” non potrà infatti fare a meno di strategie che la avvicinino con decisione e personalità ai mercati di riferimento oppure a promuovere in essi processi di posizionamento del tuo brand. Così, allo stesso modo, la tua “cantina boutique” si dovrà confrontare con il tema delle marginalità che mercati internazionali, sempre più globalizzati, non sono più disposti a riconoscere senza effettive e reali ragioni.
Si pone quindi un tema fondamentale: quale è il valore che i clienti riconoscono davvero al tuo vino?
Ne parleremo nella prossima tappa del nostro viaggio all’interno della “Mappa strategica delle imprese vitivinicole”
Vai alla 1° Tappa: Quale strategia per l’impresa vitivinicola?
Vai alla 3° Tappa: Quale è il valore che i clienti riconoscono davvero al tuo vino?